La caduta dei capelli va considerata un’anomalia da curare quando il numero di capelli che cadono eccede ampiamente la media giornaliera fisiologica per l’individuo in questione. foto uomo che ha bisogno di una cura contro la caduta capelliTenendo in considerazione che la perdita dei capelli aumenta naturalmente in autunno e primavera, il fenomeno deve spingere a prendere provvedimenti quando si prolunga nel tempo e ovviamente quando i capelli persi non vengono rimpiazzati dalla ricrescita di quelli nuovi. In quest’ultimo caso sarà inevitabile assistere a un fenomeno di diradamento dei capelli nelle donne e all’insorgere di una stempiatura negli uomini.
Spesso la reazione di molte persone messe di fronte a evidenti sintomi di precoce caduta dei capelli è di sottovalutare il problema o di nasconderselo sperando che si arresti spontaneamente. La mancanza di iniziativa di solito ha come esito quello di accorgersi, con anni di ritardo, che si avrebbe potuto per lo meno tentare una soluzione piuttosto che accettare di perdere i capelli senza impegnarsi seriamente nella ricerca di rimedi validi e persone in grado di approntarli.
Rimedi – naturali e non – spesso insufficienti
Per molti che evitano di affrontare la caduta capelli per incoscienza o debolezza caratteriale, ve ne sono altrettanti che ricorrono a metodi “fai da te” o rimedi tradizionali, con risultati più o meno apprezzabili, ma il più delle volte inadeguati a salvare i capelli dalla caduta precoce o da un loro grave deterioramento estetico.
I tentativi più comuni di rimediare alla caduta dei capelli fanno uso di:
– alimentazione e dieta equilibrata: la cura e l’attenzione nella scelta dei cibi e nell’apporto di adeguate quantità di proteine, vitamine e oligoelementi, contribuisce certamente alla salute della capigliatura. La cura nell’alimentazione, però, non può essere considerata un rimedio anticaduta dato che non incide sulle anomalie che causano l’indebolimento dei capelli;
– integratori alimentari: le persone che li assumono presuppongono che i capelli tendano a cadere per uno stato di debolezza che può essere compensato da una somministrazione addizionale di elementi nutritivi per i capelli. Gli integratori, invece, sono efficaci solo quando sopperiscono a una dieta carente di sostanze adeguate o a difetti di sintesi metabolica. In questi casi sono utili a rinforzare i capelli, ma raramente sono in grado di arrestare o limitare sensibilmente il diradamento che nella maggior parte dei casi ha cause genetiche o psico-fisiche;
– trattamenti alla cheratina per capelli. È risaputo che i nostri capelli sono formati in prevalenza di cheratina, perciò molte persone pensano che aumentando l’apporto di questa proteina i capelli crescano forti e in grado di resistere alla caduta. Così come nel caso degli integratori non si può misconoscere che questi rimedi siano utili in fase di rinforzo e ristrutturazione del capello, ma bisogna anche essere consapevoli che tali trattamenti non possano essere risolutivi come cura anticaduta dato che non intervengono sulle cause del problema (che quasi mai implicano alterazioni nel processo di cheratinizzazione dei capelli);
– massaggi del cuoio capelluto. Indubitabilmente utili a migliorare la circolazione sanguigna della cute dei capelli e di conseguenza l’apporto di sostanze nutritive ai bulbi piliferi. Ottimi anche per stimolare le ghiandole sebacee a produrre più sebo limitando il problema della cute secca. Purtroppo sono assai lontani dal contribuire significativamente a prevenire la perdita dei capelli;
– impacchi e maschere per capelli. Rinforzano i capelli e costituiscono un buon rimedio per affrontare casi di lieve indebolimento. Quando però il problema dei capelli fragili, fini e sfibrati, è grave e l’assottigliamento minaccia di trasformarsi in diradamento dei capelli allora è necessario intervenire con trattamenti tricologici mirati.
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