Purtroppo la psoriasi è una malattia cronica autoimmune accompagnata da lesioni cutanee molto evidenti (placche) che causano prurito e dolore. La qualità della vita tende a peggiorare in brevissimo tempo sia dal punto di vista fisico ma anche da quello psicologico, in quanto le placche si desquamano. Circa la metà dei pazienti su cui è stato testato il nuovo farmaco contro la psoriasi ha dichiarato di essere insoddisfatto dalle terapie proposte. Secukinumab è stato sperimentato in due diversi studi diversi per numero di pazienti e per dosaggio. Alla fase d’attacco di 12 settimane ne è seguita una di mantenimento per la durata complessiva di 1 anno.
I risultati del test sono andati ben oltre le aspettative, soprattutto per il parametro della tolleranza. La psoriasi viene misurata secondo l’indice PASI (Psoriasis Area and Severity Index) e l’efficacia del trattamento con il nuovo farmaco è stata valutata in base alla riduzione di quel valore. Per esempio, con PASI 100 si indica una cute senza lesioni. Ora si attende solo l’autorizzazione per l’immissione in commercio di Secukinumab.Lanciato nel gennaio 2015, secukinumab è un inibitore completamente umano che inibisce selettivamente l’interleuchina-17A (IL-17A).
Secukinumab permette di ottenere una pelle libera da lesioni: dotato di un pratico auto iniettore, secukinumab è caratterizzato da una comprovata efficacia a lungo termine, da un profilo di sicurezza fino a quattro anni e da una comoda posologia con somministrazione mensile.
Secukinumab è approvato per il trattamento della psoriasi a placche da moderata a severa in oltre 75 Paesi, inclusi quelli dell’Unione europea e Giappone, Svizzera, Australia, USA e Canada.
In Europa, secukinumab è approvato per il trattamento sistemico di prima linea della psoriasi a placche da moderata a severa nei pazienti adulti.
Negli Stati Uniti secukinumab è approvato come trattamento della psoriasi a placche da moderata a severa nei pazienti adulti candidati alla terapia sistemica o alla fototerapia.