Il formaggio può essere considerato a giusto titolo un alimento completo e prezioso, poiché contiene moltissime sostanze nutritive utili all’organismo. I suoi benefici, però, rischiano di essere compromessi da un’eccessiva quantità di grassi o sale. Come fare, dunque, per non privarsi del piacere di gustarlo e per scegliere quello più adatto alla salute? Ecco qualche consiglio.

Freschi o stagionati
I formaggi in questi anni sono stati annoverati tra i cibi preferiti in Europa, soprattutto in Grecia, Italia e Francia, dove se ne consumano più di 20 chili pro capite all’anno. Il motivo non risiede solo nel sapore, ma nelle numerose varietà disponibili. La prima distinzione da fare quando si sceglie un formaggio, dunque, è capire se quest’ultimo sia fresco o stagionato, in base alla quantità di acqua posseduta. I formaggi freschi sono maggiormente ricchi di acqua, di conseguenza i loro nutrienti sono meno concentrati. Possiedono anche una percentuale di grassi inferiore rispetto ai formaggi stagionati o cremosi che invece, risultando praticamente privi di acqua, costituiscono una miniera di ingredienti come grassi, sali minerali, proteine, sodio.

Valori nutrizionali e proprieta’
Un’altra distinzione che può essere fatta riguardo ai formaggi è quella relativa alla loro quantità di grassi: ecco quindi che in commercio si trovano formaggi grassi, semigrassi o magri. I primi possiedono più del 40% di materia grassa e quantitativi elevati di sodio, per cui vanno consumati con molta parsimonia, pena un pericolo per la salute come un aumento del colesterolo cattivo e della pressione arteriosa. Tra questi troviamo, ad esempio, il burro ed il mascarpone, il Gorgonzola, il Taleggio, il Brie ed altri simili. I formaggi semigrassi (mozzarella, provolone, Asiago etc.) presentano invece una percentuale lipidica che va dal 20 al 40% e quantitativi di sodio variabili: vanno dunque preferiti solo occasionalmente e mai in porzioni abbondanti. I formaggi magri, infine (yogurt, primosale, ricotta, fiocchi di latte) sono quelli con un più basso contenuto di grassi animali e di sale (inferiori al 20%) che talvolta possono entrare a far parte anche di un regime dietetico ipocalorico, una volta alla settimana e senza superare gli 80 grammi per porzione.

I formaggi leggeri senza lattosio
Esiste poi una categoria introdotta recentemente, quella dei formaggi leggeri, che trova spazio tra i semigrassi ed i magri per percentuali di lipidi ma comprende formaggi preziosissimi per la salute quali il Parmigiano Reggiano, il Grana Padano, il Pecorino Romano, il Feta : ricchi di calcio e proteine del latte, oltre che privi di lattosio, sono adatti a persone intolleranti, per prevenire l’osteoporosi e per migliorare le funzionalità digestive. Anche qui, però, il segreto è la quantità: possono essere mangiati anche tutti i giorni, ma non bisogna superare i 50 grammi per volta.