Invece, principi attivi come la cimetidina, la famotidina e la ranitidina costituiscono la famiglia degli anti H2, usati nella cura di patologie come il reflusso gastrigo per la loro funzione antiacido.
Controindicazioni degli antistaminici
L’assunzione di antistaminici determina anche l’insorgenza di effetti collaterali, che saranno diversi a seconda della tipologia di antistaminico di cui si fa uso. Infatti, mentre gli anti H1 provocano perlopiù torpore, soprattutto nel caso di antiallergici di prima generazione, gli anti H2 potrebbero indurre in coloro che ne fanno uso galattorrea (fuoriuscita di latte dai capezzoli al di fuori del periodo di allattamento) nelle donne, e ginecomastia (sviluppo anomalo delle mammelle) e diminuzione degli spermatozoi nell’uomo. Dosi di antistaminici superiori alle quantità prescritte, inoltre, potrebbero provocare problemi piuttosto seri al cuore (ad esempio irregolarità del battito cardiaco), e non bisogna dimenticare che la loro assunzione è sconsigliata a tutti coloro che soffrono di malattie croniche del fegato.